Atlante delle isole perdute è un progetto ambizioso
che miscela pittura, grafica, musica e teatro.
Al centro di questo lavoro c’è un viaggio nella memoria,
un atlante di territori lontani nel tempo, in cui realtà e fantasia si confondono, i ricordi si mescolano ai sogni e delle lucide istantanee sfumano dolcemente in visioni oniriche. Luoghi reali (soprattutto di Aurisina e dintorni) convivono con quelli immaginari, la quotidianità degli anni Settanta e Ottanta si contamina con la fantascienza: i ricordi dell’austerity del 1973 vivono accanto alla mania coeva degli UFO, tranquilli scorci dell’infanzia si alternano a silenti città sommerse, mentre lo spettro di Chernobyl si aggira tra bucolici picnic sul Carso. Tutto questo mondo si è concretizzato in una serie di tele che affiancano una dozzina di stampe digitali fine art direttamente collegate alle canzoni dell’album.
I quadri dipinti appositamente per questo progetto, affiancati da alcuni lavori del recente passato, ampliano e completano i temi affrontati nel disco (Atlas of the lost islands, realizzato contestualmente alla mostra), costruendo insieme un piccolo atlante di luoghi, ricordi e visioni, un arcipelago di isole perdute nel mare della memoria.
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Vedi il video dell’inaugurazione al Caffè San Marco